"Canto le lodi dell’arnica ed attraverso la mia voce
è la natura infaticabile che dà Vita a questo fiore
e porta la guarigione, colei che incessantemente genera".
[Wolfgang Goethe]

Arnica, il rimedio contro traumi e infiammazioni

Le sue caratteristiche

L’arnica, che appartiene alla famiglia delle Compositae come la camomilla, è una pianta erbacea perenne che raggiunge un’altezza di 20-25 centimetri; vive in Europa, soprattutto nelle zone montane, ma si trova anche in Asia centrale e nel sud della Russia. In Italia cresce negli altipiani delle Alpi e degli Appennini fino a una quota di 2000 metri, dove sopravvive al rigido inverno grazie al suo rizoma molto robusto.

È facilmente riconoscibile grazie ai grandi fiori giallo-arancio particolarmente profumati, che compaiono nei primi mesi estivi; una volta raccolti vengono lasciati asciugare all’ombra fino a completa essiccazione.

 

La storia dell’Arnica

L’etimologia della parola arnica è piuttosto controversa: il termine potrebbe derivare da un’alterazione del tardo-latino ptàrmica, a sua volta collegato al greco ptarmikos (“starnutatorio”) con allusione all’effetto che può provocare l’odore della pianta, oppure dal greco arnakis (“pelle di agnello”), con riferimento alle delicate nervature delle foglie, simili a quelle della pelle d’agnello. Uno dei tanti nomi con cui è conosciuta è “tabacco dei Vosgi”, “tabacco di montagna” o “fiür d’el tabac” in piemontese; in passato, infatti, i montanari ne fumavano le foglie essiccate, anche per beneficiare delle sue proprietà anticatarrali e decongestionanti delle vie respiratorie. Era chiamata anche “china dei poveri” perché si consigliava di consumare l’infuso preparato con i fiori in caso di febbri intermittenti in alternativa alla corteccia di china, che in passato era molto costosa.

Nel XIX secolo la pianta godette di particolare fama anche per la cura delle affezioni nervose e delle commozioni cerebrali provocate da cadute o colpi alla testa; per questa ragione le farmacopee del tempo la definivano panacea lapsorum, cioè toccasana dei caduti.

Le virtù dell’Arnica

La virtù principale dell’arnica è quella di alleviare il dolore provocato da contusioni, lividi, ecchimosi e distorsioni. Possiede proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche utili per combattere:

  • dolori muscolari o articolari
  • infiammazioni della pelle
  • punture di insetti
  • in ambito cosmetico può essere un valido rimedio contro acne, foruncoli e labbra screpolate

 

[Testi tratti da “La farmacia di Dio“]

(Photo da Freepick, Unsplash e Pixabay)


 

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